Genova. “Siamo preoccupati per il depotenziamento dell’offerta ospedaliera del territorio, specialmente per quanto riguarda il ridimensionamento dei reparti di pneumologia ed urologia”. Torna così sul tema, il Consigliere regionale Pdl Matteo Rosso, attraverso la presentazione di un’interrogazione sull’ospedale di Sestri Levante. 

“L’aria che si respira è di un forte senso di abbandono”, aggiunge, “vorrei che ci fosse da parte dell’Assessore Regionale alla Salute Claudio Montaldo, una visione chiara della sanità del Levante, nell’interesse dei cittadini, in un quadro di distribuzione dei servizi sui tre ospedali di Rapallo, Lavagna e Sestri Levante”. Rosso ha poi presentato un’altra interrogazione insieme al collega Roberto Bagnasco, sulla spesa farmaceutica ospedaliera che dai dati pervenuti risulta raddoppiata rispetto alle previsioni di bilancio, del 2.4%. Bagnasco oggi in aula ha chiesto un’impostazione più seria dei bilanci di previsione del comparto ed ha sottolineato che “l’inevitabile aumento dei costi dovuto a farmaci innovativi importanti e spesso determinanti per combattere patologie anche molto gravi, non può giustificare una analisi preventiva così errata.” L’altro tema importante affrontato durante il Consiglio è quello legato alla sicurezza territoriale. A chiede più garanzie è stato il Consigliere del Gruppo Misto-Liguria Viva Ezio Chiesa, che durante la sua interrogazione ha ribadito che a causa dei tagli previsti dalla Finanziaria, entro i primi mesi del 2012, si paventa un riordino dell’Arma dei Carabinieri, nel Tigullio e Golfo Paradiso, che potrebbe creare problemi alla sicurezza cittadina. Chiesa auspica che la Giunta Burlando solleciti il Governo centrale a ad intervenire per garantire la presenza dei militari su Sestri Levante, Rezzoaglio e Cicagna. Il Consigliere Armando Ezio Capurro è invece intervenuto sull’accorpamento scolastico: “Bene ha fatto la Regione a presentare ricorso alla Corte Costituzionale”, dice, “al fine di scongiurare l’accorpamento degli istituti che dovranno contare sul almeno mille alunni. Bisogna continuare a tenere alta la guardia”, chiude, “in quanto l’istruzione è un bene irrinunciabile”.