La mattinata ed il primo pomeriggio di oggi hanno fatto registrare pesantissimi disagi per chi si doveva spostare in treno, da Genova verso levante. Non c’entrano i guasti sulla linea, che ogni tanto avvengono, né i famosi lavori nella galleria tra Santa Margherita e Camogli. 

A provocare i disagi a catena, infatti, oggi, sono stati gli operai Fincantieri di Sestri Ponente. Dopo aver occupato la fabbrica, protestando contro gli anni di

cassa integrazione che si prospettano loro, malgrado i lavori previsti in futuro per il ribaltamento a mare, oggi i lavoratori hanno cercato un palcoscenico di maggior richiamo, occupando, dalla mattina, la stazione di Genova Principe, e liberandola solo attorno alle 14,30. Le Ferrovie dello Stato riferiscono che sono stati trentasei i treni coinvolti. Dei sei a lunga percorrenza, due sono stati deviati altrove, mentre quattro hanno registrato ritardi, in media, di 90 minuti. Tra i regionali interssati, trenta in tutto, dieci sono stati cancellati, venti limitati nel percorso. Nel frattempo, Trenitalia aveva istituito un servizio con autobus sostitutivi sul nodo di Genova. Le ripercussioni, però, chiaramente, hanno abbondantemente investito la provincia, con i pendolari, studenti e lavoratori, che dovevano tornare a casa, o con coloro che dovevano muoversi lungo la Riviera. Ancora a metà pomeriggio, circolavano treni con forte ritardo: a Rapallo e Chiavari è arrivato attorno alle 16 un regionale in programma per le 14.