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Balneari, chiesto un tavolo tecnico per la riforma del comparto PDF Stampa E-mail
Martedì 17 Marzo 2015 11:48

Genova. Balneari, le Regioni chiedono al Governo un tavolo tecnico per condividere l’annunciato disegno di legge destinato a riformare tutto il comparto demaniale per quanto riguarda canoni e concessioni, linee demaniali, ormeggi, cantieristica. Occorre fare il punto, in particolare, per gli stabilimenti balneari che rischiano l’applicazione della Bolkestein, la Direttiva Ue che nel 2020 imporrà le aste.

In Conferenza Stato-Regioni le richieste contenute in un documento approvato a Roma saranno ufficializzate. Il documento prefigura una sorta di percorso a doppio binario, che stabilisca un congruo periodo di proroga rispetto alla scadenza fissata come detto, del 2020, agli operatori già titolari di concessioni demaniali, e l’avvio invece dei bandi di gara per l’assegnazione degli spazi ancora concedibili. Una sorta di Bolkestein dimezzata, ma che non colpirebbe pesantemente l’attuale le imprese turistiche e balneari esistenti. Le Regioni italiane chiedono al governo anche di fare chiarezza con l’Unione Europea sui casi di Spagna e Portogallo dove le concessioni per gli stabilimenti balneari, gli impianti e i chioschi sono stati dichiarati al di fuori della Direttiva e prorogate fino a 75 anni. Tutto questo è emerso al termine dell’incontro tra l’assessore regionale e coordinatore del comparto demanio nella Conferenza delle Regioni, Gabriele Cascino, il coordinatore del Turismo Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, e gli altri assessori.

 

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