Tigullio. La Guardia di Finanza di Genova ha analizzato il ciclo dei rifiuti solidi urbani di un Comune del Tigullio, ed ha rilevato significative anomalie nei dati della raccolta differenziata. Una parte dei rifiuti, che se raccolti in forma differenziata sarebbero stati destinati per legge al riutilizzo in forme specifiche come ad esempio plastica, carta, vetro, metallo e, quindi, ad un apposito trattamento, è invece finita in discarica come rifiuto indifferenziato, spiegano le fiamme gialle. 

Oltre ai danni di natura ambientale, questo ha comportato per il Comune maggiori costi per la nettezza urbana. Il controllo di sette annualità di gestione della raccolta rifiuti ha fatto emergere maggiori oneri per l’Ente locale di circa 3 milioni 300 mila euro. I dati rilevati dalla Guardia di Finanza sono ora al vaglio della Procura della Corte dei Conti di Genova. Sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria sei amministratori comunali per condotte di natura omissiva, in quanto il Comune non ha raggiunto le percentuali minime di raccolta differenziata stabilite per legge.