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Confesercenti chiede più controlli, per fermare l'abusivismo dell'ospitalità PDF Stampa E-mail
Sabato 08 Agosto 2015 12:37

 

Tigullio. “Nonostante l’estate, stia andando decisamente meglio di quelle passate, il turismo deve comunque fare i conti con un nemico chiamato abusivismo. Quello commerciale, rappresentato dai venditori occasionali che affollano spiagge e lungomare, ma soprattutto l’abusivismo che interessa il settore dell’ospitalità”. A dirlo è Confesercenti, che stima che il giro d’affari di seconde case, appartamenti e bed & breakfast non conformi alle norme di legge, si aggiri intorno al 30-40% del fatturato complessivo

 

 

“Un danno doppio per l’economia perché, oltre ad operare in condizioni di vantaggio rispetto a chi invece si attiene alle regole, queste strutture abusive eludono la tassa di soggiorno che i Comuni reinvestono poi nella promozione. Un fenomeno che nella percezione degli operatori è in costante aumento e di fronte al quale le amministrazioni comunali sembrano avere le armi spuntate”, prosegue l’associazione. Confesercenti auspica controlli il più possibile capillari da parte della Guardia di Finanza e, nel frattempo, dà voce ai tanti operatori in regola con tutti gli adempimenti di legge. Dice Filippo Fossati, titolare di un albergo a Rapallo: “Il fenomeno di chi offre abusivamente pernottamenti superscontati è ormai dilagante e per noi che invece seguiamo le regole, al danno della concorrenza sleale si aggiunge la beffa di essere quelli additati per i prezzi troppo alti. Sempre di più sono anche le seconde case affittate senza alcuna autorizzazione, in spregio alle normative fiscali e senza alcuna garanzia di rispetto degli standard qualitativi. Tutto questo, inoltre, vanifica il tentativo di monitorare i flussi turistici, perché naturalmente solo gli operatori regolari registrano i loro ospiti. Noi albergatori comprendiamo l'esigenza di diversificare l’offerta ricettiva allargandola a strutture diverse dagli hotel, ma il rispetto delle regole rimane un requisito fondamentale, che troppo spesso viene disatteso”. Confesercenti tiene però a precisare che per loro stessa natura, più snella rispetto agli alberghi, bed & breakfast e affittacamere rappresentano la tipologia di ricettività abusiva più frequente, ma è anche la maggior parte di queste strutture, ad essere in prima linea nel contrastare il fenomeno. Come, ad esempio, gli operatori aderenti al consorzio per l’ospitalità diffusa Liguria “NonSoloMare”, che riunisce le attività della Val Petronio. “Il nostro consorzio nasce proprio con l’intenzione di fornire un’alternativa affidabile e di qualità al turista in cerca di una vacanza alternativa alle tradizionali mete balneari” spiega Franca Ginocchio, titolare di un b&b a Castiglione Chiavarese. “Tutte le strutture aderenti rispondono ai requisiti di legge e soprattutto agli standard di qualità che chi invece lavora in nero non può garantire”.


 

 

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