Tigullio. “Nel Tigullio il nuovo orario ferroviario non funziona. Bisogna affrontare il problema in maniera più complessiva; serve una sede di confronto reale con i sindaci del Tigullio, la consulta degli studenti, i diversi rappresentanti dei comitati dei pendolari e le aziende di trasporto pubblico locale su gomma”. Sono le parole usate dal consigliere regionale e vicecapogruppo Pd Luca Garibaldi, nella lettera invita all’assessore regionale ai trasporti Gianni Berrino. Sempre Garibaldi, ha altresì presentato un’interrogazione in consiglio in cui chiede conto di un altro disservizio segnalato dai pendolari: l’allungamento dei tempi di percorrenza. 

L’elenco dei disservizi va dall’allungamento degli orari di percorrenza ai ritardi nel servizio. “Il problema è che non si può affrontare in maniera così rigida e schematica il servizio per la città di Genova, per il Tigullio e l’area metropolitana, e per la provincia di Spezia. I flussi di lavoratori, studenti e pendolari si muovono in maniera molto differente e non possono essere imbrigliati in questa divisione del servizio”, ha scritto Garibaldi. “Anche i correttivi previsti, e che devono peraltro entrare ancora in vigore, rischiano di non essere risolutivi, perché legati sempre a questo schema, come ad esempio tentare di sostituire il servizio offerto dal regionale 33.865 Savona-La Spezia, come peraltro sollecitato da un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio regionale, con un treno che parte da Genova Principe e arriva a Sestri Levante”. Per il consigliere del Pd dunque serve maggiore flessibilità. Parlando invece dell’interrogazione, Garibaldi chiede all’assessore Berrino “se ha verificato le anomalie circa i tempi di percorrenza più lunghi, e se dunque si possono adottare correttivi.