Lavagna. Credevano di agire inosservati e percorre la strada nei pressi dell’ospedale di Lavagna, senza che nessuno si accorgesse che dietro al motorino, avevano posizionato particolari ganci per portare diversi caschi. Ma la volante nell’ambito di un normale controllo, la notte scorsa era proprio tra via Fieschi e via Don Bobbio, e ha subito capito che i due motorini che transitavano nella corsia opposta, avevano qualcosa che non andava. Così gli agenti li hanno seguiti. 

Alla vista dei poliziotti si sono divisi; uno è riuscito a fuggire, ed i caschi coprivano la targa del motorino, un altro alla fine è stato bloccato. Si tratta di un ragazzo di Carasco di 20 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, portato in commissariato e denunciato per ricettazione e per possesso di oggetti atti allo scasso. Indossava un casco simile a quelli agganciati al motorino, uno bianco e uno giallo, e nel bauletto gli agenti ne hanno trovati un altro viola e uno nero, unitamente ad un cacciavite, un sacchetto contenente attrezzi da utilizzare per sganciare appunto i bauletti dei motorini, ed una parte di una serratura di un blocco di bauletto da moto. Nelle giorni scorsi erano arrivate segnalazioni e denunce di caschi alla Polizia di Chiavari, tutti di un’unica marca, “Momo”, esattamente la stessa rinvenuti dagli agenti. Gli oggetti sequestrati, sono stati riconsegnanti ai proprietari rintracciati dai poliziotti. In commissariato c’è ancora un casco: è color giallo-oro, se qualcuno avesse subito il furto può dunque recarsi a Chiavari con la denuncia e ritirarlo. La marca scelta è più costosa e i due pensavano di ottenere buoni ricavi rivendendoli. La Polizia continua a cercare, con la descrizione fornita dalla voltante, il complice.