| Autostrade in Liguria, ora può scattare una riflessione |
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| Giovedì 08 Agosto 2013 16:34 |
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La Regione Liguria ha formalizzato, oggi, la richiesta: rimborso del pedaggio, almeno parziale, per quanti, ieri, siano rimasti imbottigliati sulla A-12, nell’attesa, durata ore, che venisse ripristinata la sicurezza in carreggiata, dopo l’incendio che aveva danneggiato la galleria della Maddalena
. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita, ha scritto ad Autostrade per l’Italia. Anche se il rimborso sembrerebbe ovvio, sino la società ha invece replicato che il pagamento del pedaggio è, comunque, obbligatorio per legge. Piuttosto, però, quanto avvenuto ieri, con le code protrattesi per sette ore e l’Aurelia congestionata, suggerisce una riflessione più ampia sulle infrastrutture in Liguria, ancora così condizionate dal carattere frastagliato del territorio. Paita ha chiesto, infatti, anche un incontro programmatore per parlare delle carenze strutturali della rete: “Penso ad una più dettagliata pianificazione di percorsi alternativi in caso di emergenza – spiega – ma anche ad una comunicazione più efficace attraverso tutti i canali possibili. A tale proposito, riprenderò il tema della comunicazione telefonica e radiofonica, che spesso presenta una scarsa copertura di segnale sulle nostre autostrade”. Se la difficoltà di informazione è una aggravante delle emergenze, nel discorso dei percorsi alternativi, se prendesse piede in maniera concreta, potrebbe rientrare la famosa questione di Rapallo, che da anni vorrebbe contributi per rifare la copertura alla foce del San Francesco, anello debole, perché insicuro, dell’Aurelia, ma ci sono anche uscite autostradali del Tigullio, da Lavagna a, ancora, Rapallo, che chiedono di essere sistemate in modo da rendere più fluido lo scorrere del traffico, per non parlare del tunnel della Fontanabuona. |