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Emergenza depurazione, i progetti dei Comuni PDF Stampa E-mail
Mercoledì 21 Agosto 2013 16:28

Tigullio. Se il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani è una spina nel fianco dei Comuni, quello dei rifiuti liquidi lo è ancora di più. Tutti i Comuni della riviera da Recco a La Spezia stanno cercando di mettersi in regola con le normative europee evitando maxi multe in caso di non depurazione dei liquami. Rapallo si metterà in regola il prossimo anno, Chiavari interverrà sul suo impianto mentre Lavagna con Sestri Levante e altri Comuni dell'entroterra, stanno portando avanti il depuratore consortile, Moneglia intende potenziare il depuratore posto ai confini con Deiva Maria e così fino alle Cinque Terre, che dovranno trovare una soluzione vista l’affluenza di oltre un milione di visitatori all’anno. 

Rimanendo nel nostro Tigullio in questi giorni a Sestri Levante il Movimento 5 Stelle ha ispezionato condotte, rivoli, depuratori alla ricerca della fonte dei miasmi segnalati da più parti nel corso dell’estate. Da parte sua l'assessore ai lavori pubblici Giorgio Calabrò sottolineare che “A partire dal 2004 a dover intervenite è l’Ambito Territoriale Ottimale, ovvero l’organismo provinciale che raggruppa 67 Comuni e riceve dai gestori degli acquedotti in toto la somma di denaro proveniente dalla quota depurazione dalle bollette dell’acqua potabile. Il Comune vigila e segnala qualsiasi problematica ed anomalia ed avverte l’Ato ogni qualvolta vengono rifatti tratti di marciapiede, in modo tale da poter consentire eventualmente il rifacimento della rete fognaria che scorre vicino alle case. Ora i tecnici”, aggiunge Calabro, “stanno ragionando non più sul convogliare le fognature sul rotostaccio di Riva Trigoso o al depuratore di Portobello ma nell’ottica della grande condotta che convoglierà i liquami della Val Petronio e di Sestri Levante verso il depuratore consortile di Lavagna.”

 

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