L’ultima perturbazione del tormentato autunno ha pesato, ancora una volta, sul Levante ligure, ma alla fine, per fortuna, la conta dei danni non aggiunge valori significativi a quanto avvenuto il 22 ed il 30 ottobre. Tra il pomeriggio e la serata di ieri, quasi 3 centimetri di pioggia sono stati rilevati dal pluviometro dell’Arpal a Pian dei Ratti

, 1 a Santa Margherita, qualcosa in meno a Cavi, addirittura 4 a Cabanne a Rezzoaglio. Insomma, la precipitazione è interessato, soprattutto, l’entroterra, poi il Tigullio Occidentale, picchiando meno su quello Orientale. Ne segue che l’incidente principale si è avuto a Santa Margherita, dove ieri sera, attorno alle 20, sulla Provinciale 227, poco distante dalla Cervara, è caduto un pino marittimo, precipitato in strada, per fortuna senza persone coinvolte. L’intervento dei vigili del fuoco è durato circa un’ora, durante la quale, di fatto, Portofino è rimasta isolata, prima della riapertura della strada a senso unico alternato. Nella notte, invece, il torrente Lavagna, gonfiatosi improvvisamente, è uscito dal suo argine a Calvari, in un punto spesso soggetto ad allagamenti. Un nutrito gruppo di volontari, questa mattina, ha ripulito il campo da tennis, il campo da bocce, la cappella di San Lorenzo ed il piazzale dal fango che vi si era depositato. Intanto, il comitato “Salviamo la Fontanabuona” attende la giornata di martedì, quando si terrà il nuovo incontro tra Regione, Provincia e prefettura, che definirà completamente le modalità di ricostruzione del ponte crollato a Carasco. In particolare, nel frattempo, si rinnova l’appello per una soluzione provvisoria che accorci i tempi per restituire il collegamento viario in zona, peraltro già esclusa dagli enti superiori nell’incontro di ieri. Qualche protesta si delinea.