Pesca sportiva nei torrenti, l'impegno della Regione |
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Lunedì 25 Novembre 2013 11:43 |
Genova. “La pesca sportiva nei torrenti e nei laghi dell’entroterra è un importante volano per lo sviluppo sostenibile del turismo e delle sue eccellenze ambientali, paesaggistiche, agroalimentari con i prodotti di qualità del territorio, e va incentivata e sostenuta con nuove forme di ecoturismo e non solo, dobbiamo recuperare terreno”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’ambiente Renata Briano, in chiusura di “Mondopesca 2013”, il salone della pesca professionale a CarraraFiere. Per sostenere lo sviluppo ecosostenibile, migliorare la gestione della pesca sportiva nelle acque interne liguri, semplificare le procedure e incrementare le risorse, con vicolo di destinazione, alle Province e alle associazioni pescasportive, la Regione Liguria si appresta a varare una nuova normativa e a modificare la legge del 2004. Negli ultimi dieci anni l’attività di pesca sportiva nelle acque interne liguri ha segnato un sensibile calo. Nel 2000 i pescasportivi in Liguria erano circa 10 mila, scesi nel 2012 a poco meno di seimila, con pesanti contraccolpi per l’economia locale, a cominciare dagli agriturismi, le locande, le trattorie e gli altri esercizi commerciali. Fra le novità del disegno di legge che potrebbe essere discusso dalla giunta regionale entro la fine dell’anno, nuovi criteri per la redazione delle carte ittiche e delle modalità di immissione, la classificazione delle acque pubbliche e l’abolizione della licenza di pesca che sarà sostituita dal solo versamento delle tasse di concessione.
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