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Contro il progetto Preli nasce anche un comitato PDF Stampa E-mail
Venerdì 20 Dicembre 2013 17:48

Si apre un fronte sempre più largo, all’attacco del progetto relativo all’area dell’ex cantiere navale di Preli. Intanto, è nato ufficialmente il comitato “Salviamo la spiaggia più bella”, con 500 aderenti sul gruppo Facebook e oltre 600 firme sulla petizione

che, in particolare, chiede di modificare il progetto per quanto riguarda il camminamento pedonale che insiste sulla spiaggia con pali portanti. “Tale soluzione non solo priverà Chiavari e la sua comunità di una spiaggia rimasta libera alla balneazione di tutti, ma ferirà definitivamente un angolo della città intimo e caratteristico”, dice la nota diffusa dal comitato, che ha come presidente Gianluca Gotelli, vice presidente Barbara Tronchi, portavoce Jacopo Caosni e Roberto Traversi. Tutti si dicono favorevoli alla riqualificazione di un’area abbandonata, ma chiedono anche di modificare il progetto attuale.

Ci sono, poi, Italia Nostra e Legambiente, che sullo strumento urbanistico attuativo di Preli hanno presentato le loro osservazioni. In particolare, lamentano le due associazioni, il progetto è sostanzialmente brutto sotto il profilo estetico, andava integrato preventivamente con l’area della Colonia Fara, presenta un carico edilizio eccessivo. Ancora, le osservazioni dicono che le sagome dei palazzi a forma di prua “ottengono un effetto opprimente e facilmente alterabile dal salino”, mentre l’unica parte del progetto che si salva, dicono le due associazioni, è il teatrino, ricostruito come quello demolito.

Infine, c’è il Movimento 5 Stelle, MeetUp di Chiavari, che, dopo aver interessato della questione, come noto, i propri parlamentari, torna a scrivere osservazioni a tutti gli enti che, in conferenza dei servizi, saranno chiamati ad approvare il progetto. In particolare, i “grillini” sottolineano come la stessa commissione paesaggio del Comune abbia definito il progetto non conforme con l’ambiente circostante, e criticano le opere pubbliche, richieste dal Comune a scomputo dell'operazione: troppo asservite, dicono, allo sviluppo di quelle private.

Ultimo aggiornamento Venerdì 20 Dicembre 2013 18:25
 

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