Sestri Levante. Dopo Chiavari, prima esperienza in tutta la Liguria, anche Sestri Levante è al lavoro per realizzare il cosiddetto Patto d’Area. Si è difatti tenuto un incontro tra il Civ di Via Nazionale ed il Comune, per avviare tale strumento. Come riferisce il sindaco, Valentina Ghio, “Meno tassazione locale in cambio di affitti calmierati al commercio per 5 anni. Uno strumento intelligente di collaborazione pubblico e privato da percorrere anche in altre parti della città”. 

Intanto l’amministrazione è alle prese anche con il nuovo Puc; a tal proposito è stata istituita un’Unità di Progetto denomomata “Revisione Puc”, che curerà tutto il percorso, finalizzato ad ottenere uno strumento urbanistico democratico, aperto alla partecipazione, capace di raccogliere, sulla base del principio della limitazione del consumo di nuovo suolo, le vere esigenze del territorio ed in grado di verificare le previsioni urbanistiche in maniera puntuale, onde evitare di dover ricorrere all'uso sistematico delle varianti urbanistiche, come strumento di attuazione delle previsioni di Piano. Il sindaco mette in luce la condivisione e partecipazione dei cittadini. “I tempi di completamento della revisione sono attualmente stimabili in 18 mesi, con scadenze intermedie di verifica dei risultati al fine di ottenere una puntuale programmazione delle attività”, prosegue la Ghio, “la prima fase sarà dedicata alla messa a sistema di tutti gli strumenti conoscitivi necessari alla pianificazione, per acquisire un quadro certo sulle aree e gli immobili pubblici, sulle realtà socioeconomiche e turistiche, per redigere un piano completo del dissesto del nostro territorio e del rischio idraulico. La seconda fase riguarderà la partecipazione e il coinvolgimento della popolazione, per consentire sia al singolo, sia ai rappresentanti di associazioni, comitati e portatori di interesse di confrontarsi in modo trasparente e propositivo con l’amministrazione. La terza e quarta fase operativa porteranno infine alla formulazione del nuovo documento degli obiettivi e della eventuale revisione della descrizione fondativa, e alla stesura dei documenti tecnici, costituenti la proposta di variante urbanistica”.