| Lames, tra stipendi e trasferimento |
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| Lunedì 13 Gennaio 2014 13:17 |
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Chiavari. Tra tante brutte situazioni che costellano il mondo della piccola e media industria a causa della continua crisi, fa notizia quando un’azienda riesce a pagare gli stipendi alla scadenza. E’ il caso della Lames di Chiavari che da oltre due anni non riusciva a pagare gli stipendi con cadenza mensile, invece il 10 gennaio i 250 dipendenti indeterminati e quelli interinali sono riusciti ad avere la mensilità.
Il fatto è visto positivamente dalle organizzazioni sindacali che confermano come la richiesta di concordato preventivo potrebbe dare un pò di respiro all’azienda leader europea nella produzione dei sistemi di alzacristalli per auto. “Nella speranza che anche i creditori accettino la delicata situazione della Lames”, dice Sergio Ghio della Fiom, “crediamo che la strada del concordato sia l’unica che consenta di andare avanti nella operazione di trasferimento dell’azienda da Sampiedicanne in alta Fontanabuona”. Quello che stupisce il sindacato sono invece le prese di posizione di alcuni politici chiavaresi che dopo dieci anni di progetti dicono che forse bisognerebbe bloccare l’operazione ancora peggio come emerso dal dibattito pubblico dell’altra sera una forte critica di Antonio Gozzi al progetto edilizio chiesto dalla proprietà della Lames con l’aggiunta che il mercato dell'auto è “maturo” e che quindi anche uno spostamento all'estero della produzione non sarebbe un problema. Su questo punto nei prossimi giorni non è esclusa una ferma presa di posizione del sindacato.
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